I Capodanni più strani del Mondo
Paese che vai… usanza che trovi! Ed è proprio così anche per quanto riguarda le tradizioni del Capodanno nel Mondo.
Ma quali sono le usanze più strane? Andiamo a scoprirle insieme.
Cina: desideri appesi
Il Capodanno cinese non ha una data fissa perché segue il calendario lunare tradizionale e, secondo l’astrologia cinese, ogni anno corrisponde ad un segno zodiacale. Il 2020 è stato l’anno del topo, il 2021 l’anno del bufalo, il 2022 della tigre ed il 2023 del coniglio d’acqua.
A Shanghai, per Capodanno, i cinesi scrivono biglietti di auguri poetici che appendono praticamente ovunque. Il colore rosso non può mancare: secondo la tradizione è un colore di buon auspicio.
Kurdistan: saltare dentro al fuoco
Il Capodanno curdo viene chiamato Newroz, ed è la festa che più rappresenta questo popolo. Non si festeggia il 31 dicembre ma a marzo, con l’arrivo della primavera per ricordare la vittoria degli oppressi sugli oppressori.
La leggenda narra infatti che il popolo curdo era ridotto in schiavitù da un re tiranno. Un giorno il Re pretese dai suoi sudditi i figli in pasto. Kawa, un umile fabbro, vide il proprio bambino rapito dalle guardie e trasportato verso banchetto del Re. Decise di ribellarsi e partì alla volta del castello per uccidere il tiranno. Il popolo si rianimò e trovò il coraggio di reagire: il castello venne bruciato con il Re dentro ed il fuoco resituì la vita e la libertà. Il popolo fu finalmente libero.
È proprio in onore di Kawa che i curdi festeggiano il Newroz: si beve, si mangia, si balla intorno al fuoco mentre i più temerari ci saltano dentro, per scacciare il male ed avere più forza.
Tibet: maschere per allontanare i demoni
Losar è la parola tibetana per indicare il Capodanno: lo indica “anno” e sar indica il “nuovo”. Si celebra per due settimane attraverso cerimonie antiche che hanno come protagonista la lotta tra il bene ed il male. Dei 15 giorni di festeggiamenti, 3 giorni sono i più importanti:
- Il Gutor, giorno in cui si allontana la negatività dell’anno passato e si scacciano gli spiriti cattivi;
- Il secondo giorno (quello dopo al Gutor) dove si purifica la casa;
- Il terzo giorno dove si da il benvenuto al nuovo anno.
I monaci tibetani durante il Losar indossano le tipiche maschere per allontanare i demoni. Le maschere rappresentano dei, demoni ma anche animali dei quali vengono evocate le virtù oltre a fate e spettri. Spesso queste maschere hanno un aspetto feroce per poter spaventare e cacciare gli spiriti malvagi: più sono terrificanti e tanto più saranno in grado di tenere alla larga gli spiriti maligni permettendo al monaco di concentrarsi.
Tutte le maschere hanno in comune la corona con cinque piccoli teschi: essi rappresentano i cinque sentimenti umani negativi: ira, ignoranza, gelosia, attaccamento e orgoglio.
Anche i colori delle maschere sono importantissimi: il giallo simboleggia la saggezza, il rosso è il colore dei rituali più potenti mentre il nero è utilizzato per le maschere dei demoni, poiché simboleggia odio e oscurità.
Perù: schiaffi per risolvere i conti in sospeso
Vicino Cuzco, in Perù, hanno una tradizione un pò bellicosa per festeggiare il Capodanno. Si chiama Takanakury, che letteralmente significa quando il sangue sta bollendo, e consiste proprio nel prendersi a pugni e schiaffi. No, non siamo di fronte a una litigio dettato dai fumi dell’alcool, ci si mena per risolvere vecchie dispute o per regolare dei conti in sospeso.
Lo stile del combattimento è puro street-fighting con qualche tecnica di arti marziali. Gli avversari devono stringersi la mano all’inizio ed alla fine del combattimento. Una volta superate le questioni in sospeso (economiche e non) ci si ritrova al bar per brindare all’inizio del nuovo anno!
Thailandia: capodanno bagnato… capodanno fortunato!
Se non volete bagnarvi evitate di uscire dall’hotel nel periodo del Songkran, il capodanno thailandese. È principalmente una festa religiosa che segna l’inizio dell’anno buddhista: la tradizione vuole che si facciano delle offerte al tempio bagnando le immagini di Buddha con schizzi di acqua.
Ma, per augurare buona fortuna in modo più festaiolo, si getta acqua sui passanti: una vera e propria guerra di gavettoni e secchiate d’acqua. I thailandesi credono che l’acqua lavi via la sfortuna. Sono sicuramente curiosi i modi utilizzati per gettare l’acqua: secchi, canne, mitra ad acqua fino ad arrivare agli elefanti!
Scozia: tuffo in kilt, da veri Vichinghi
Si chiama Hogmanay ed è la festa che si tiene a Capodanno nella città di Edimburgo. Si tratta di tre giorni di puro divertimento ed anche un pò di follia. I festeggiamenti iniziano il 30 dicembre con una lunga fiaccolata attraverso il centro della città. I protagonisti della processione sono vestiti da vichinghi e danno forma ad una lingua di fuoco che si dirige verso Calton Hill, la collina più famosa della città, sulla quale simbolicamente danno fuoco ad una nave vichinga.
La notte del 31 dicembre è invece dedicata interamente ai festeggiamenti con concerti, eventi ed i fuochi d’artificio che illuminano il Castello di Edimburgo. La follia dell’Hongmanay non si conclude però con la fine dell’anno: il 1 gennaio molti scozzesi, con forte coraggio, sfidano il gelo con un tuffo nel fiume Forth, smaltendo senza ombra di dubbio tutti gli eccessi della notte precedente!
…E voi? avete già deciso come festeggiare Capodanno? Se volete posso darvi una mano per creare un viaggio su misura per voi!