Namibia inaspettata: tra città fantasma e cavalli selvaggi
Se dico “NAMIBIA”, cosa vi viene in mente? Deserto e dune di sabbia, vero? Oggi però voglio farvi scoprire un altro lato di questo Paese, portandovi alla scoperta due città davvero particolari, due mete assolutamente da non perdere quando deciderete di organizzare un viaggio in questi luoghi: Lüderitz e Kolmanskop.
Entrambe le cittadine si trovano nella “Restricted Diamond Area”, diventata nel 2008 un Parco Nazionale (Sperrgebiet National Park). E, proprio per questo motivo, non dimenticate che per poter visitare Kolmanskop è necessario avere un permesso!
Ma andiamo con ordine, iniziamo ad esplorare questi territori!
Lüderitz: la Monaco del deserto
La prima città, Lűderitz, trova nella parte sud-ovest del Paese, affacciata sull’Oceano Atlantico, è un ottimo punto di partenza per visitare le attrazioni più famose della zona.
I primi insediamenti di cui si hanno notizia risalgono ai tempi di Bartolomeo Diaz (1487) e nel 1883 le venne attribuito il nome dal mercante di tabacco tedesco Adolf Lüderitz arrivato qui in cerca di diamanti. Da quel momento, vi si stabilì una comunità sempre maggiore di tedeschi.
Ciò che rende unico questo luogo è il fatto che sembri la riproduzione di un piccolo borgo della Baviera, per questo motivo viene spesso definita la “Monaco del Deserto”.
Uno dei monumenti da non perdere è la Felsenkirche (Chiesa sulle Rocce), nome che deriva dalla sua posizione su un promontorio roccioso. L’ambiente è spoglio ma ciò che la contraddistingue sono le vetrate donate dal Kaiser Guglielmo II, da vedere assolutamente al tramonto.
Lüderitz: le escursioni da non perdere!
Le escursioni che partono da questa cittadina sono molte e, tra i luoghi imperdibili, troviamo Halifax Island, Shark Island, Elizabeth Bay, Bogenfels e Pomona. Scopriamo le caratteristiche che le rendono mete assolutamente da non perdere!
Halifax Island si raggiunge con una breve crociera in catamarano. È un luogo affascinante, noto per la sua colonia di “Jackass Penguins” (pinguini africani) e fenicotteri. Durante il tragitto in catamarano non è così difficile avvistare delfini. L’isola è un paradiso per gli amanti della fauna marina.
Shark Island è una penisola adiacente a Lűderitz: è curioso che fino agli inizi del Secolo scorso era una vera e propria isola. Si può visitare a piedi e raggiungere il faro, da dove è possibile ammirare e contemplare le acque blu dell’Oceano. Shark Island però ha anche un passato oscuro: fu campo di prigionia per tribù locali fino al 1907!
Elizabeth Bay è invece il paradiso per gli amanti delle immersioni. Qui si trovano diversi relitti di navi utilizzate in passato nel trasporto dei diamanti ed è inoltre possibile visitare la colonia di foche di Atlas Bay.
Bogenfels, invece, è un imponente arco di roccia alto 55 metri nel Deserto del Namib ed offre viste spettacolari sull’Oceano Atlantico. Tuttavia, è importante notare che è vietato scendere fino alla spiaggia a causa della possibile presenza di diamanti. Questo luogo offre un’esperienza di bellezza naturale straordinaria.
Pomona ci riporta nel passato: fu un villaggio di minatori costruito sopra una delle più famose miniere di pietre preziose. Oggi è completamente disabitata ma in passato era una cittadina vivace: c’era una scuola, lo studio medico e perfino una pista da bowling.
La storia di Kolmanskop, la Città Fantasma
Ci troviamo a 15 km da Lüderitz, la città di Kolmanskop era, durante i primi anni del XX secolo, un fiorente insediamento minerario di diamanti. La Namibia, in quel periodo, era una colonia tedesca.
Il nome della città, infatti, deriva proprio da un conducente di trasporti, Johnny Coleman, che abbandonò il suo carro trainato da buoi vicino ad una piccola collina (kopye in africano) durante una tempesta di sabbia.
La storia di Kolmanskop è strettamente legata alla scoperta di diamanti. Inizialmente era una stazione ferroviaria, poi la città crebbe rapidamente poiché cercatori e minatori affluirono in zona, in cerca di ricchezza. Vantava un’impressionante architettura in stile tedesco ed aveva anche un ospedale, una centrale elettrica, una scuola ed un sistema tranviario, il primo in tutta l’Africa.
Tuttavia, con il declino della produzione di diamanti nella zona, la fortuna di Kolmanskop iniziò a scemare e, negli anni ’50, la città fu quasi completamente abbandonata. Le sabbie del deserto iniziarono lentamente a reclamare la città, seppellendo i suoi edifici sotto le dune di sabbia in continuo movimento.
Oggi la cittadina è una popolare attrazione turistica ed un sito storico preservato. I visitatori possono esplorare gli edifici parzialmente restaurati e vedere gli effetti dell’avanzare del deserto. Le case abbandonate, riempite di sabbia fino alle finestre, creano un’atmosfera surreale e spettrale.
Sono disponibili visite guidate che forniscono la storia della città e spiegano come venivano estratti i diamanti che un tempo prosperavano.
Il consiglio in più: Aus ed i suoi cavalli selvatici
Da non perdere, è una breve sosta ad Aus, altra cittadina pressoché disabitata posta nel cuore del deserto namibiano. Il piccolo borgo, un tempo, serviva come prigione per l’esercito (essendo lontana da tutto, non è difficile immaginare il motivo di questa scelta!).
Sarete circondati dalle diverse sfumature di giallo e ocra che tingono il suolo e le vicine montagne.
Qui è possibile ammirare i cavalli selvatici del Namib. Uno spettacolo che vi rimarrà nel cuore!
Seguite il mio consiglio: i cavalli selvatici sono soliti avvicinarsi ad Aus nel tardo pomeriggio/sera, quando la temperatura inizia a calare. Questo è il momento migliore per incontrarli.
Se amate i trekking, vi farà piacere sapere che sono presenti ben sette sentieri per esplorare il deserto. Se invece la vostra passione è su due ruote (la mountain bike), potrete scegliere altri tre percorsi!.
Attenzione però, perché in inverno le temperature sono molto rigide, infatti Aus è una delle città più fredde di tutta la Namibia!
CREDITS: info-Namibia
